Granfondo Pantani, commento e analisi - massarob.info

Granfondo Pantani, commento e analisi


Scrivo, ancora un pò indolenzito da ieri, visto che sono ufficialmente disponibili le classifiche (qui e con piacere vedo che ci sono anche i tempi reali, su cui si sono basate le varie classifiche di categoria) e quindi posso vedere come "sono andato" e analizzare anche i grafici (vedi immagine).
Partenza dalla seconda griglia, tempo incerto, anche abbastanza freddo; subito rallentamento e fermata al km 3 causa lavori e restringimento della sede stradale, poi velocità controllata a 50-60km/h fino a Edolo. Andatura regolare fino a Ponte di Legno, poi selezione naturale sulle prime rampe del Gavia ma senza scatti o cambi di ritmo, così a Sant'Appolonia (13 km allo scollinamento) si crea un primo gruppo di migliori, seguito a vista dal "mio gruppetto" di 10-15. La salita è lunga ma le pendenze non impossibili permettono di "risparmiarsi"; cosa impossibile sul Mortirolo dove "o si pedala o si va a piedi". Battito medio su questa prima salita di 184, cioè esattamente sotto la mia soglia. Infatti il gruppetto in cui mi trovo sale veramente forte ma regolare e, vista la successiva discesa e pianura, è meglio non lasciarli andare! Ultimi km dopo la famosa galleria davvero duri, qui si sente un l'altitudine e le pendenze sono sempre sopra il 12%. Prima di scollinare mantellina e manicotti, una banana al volo dal rifornimento e giù in discesa.
Tra tutti coloro che hanno fatto il medio scollino in 8^ posizione a 6' dal primo.
Primo tratto con molte buche e semi curve, e, per lo sforzo fatto in salita, non si sentono i 6°. La discesa diventa velocissima dopo S.Caterina Valfurva (anche 80km/h). Molti rientrano nel lungo tratto in falsopiano tra Bormio e Mazzo, davanti sono in una ventina, noi in 40 circa.
Comincia qui il Mortirolo, ognuno pensa al proprio passo come è giusto che sia, tutti sanno che la prossima ora è terribile.
Adesso fa caldo e molto umido e le rampe più dure (al 18%) sono nella prima metà salita e tutte esposte al sole. Dopo 4 ore i battiti non salgono più per la fatica e la velocità oscilla sempre tra i 10-11 km/h..anche 9. Il rapporto è sempre 34x26 o 28 e sembra non bastare!
Finalmente si scollina ma lo spingere sui pedali e la temperatura elevata mi fa venire un mal di piedi quasi insopportabile, che fa quasi dimenticare il mal di schiena e braccia dopo questa salita. Scollino 14° fra tutti quelli che concluderanno il medio. Anche su questa salita sono salito ad una media di 184 battiti, ma spesso andando oltre soglia.
Ora c'è il lungo falsopiano verso Trivigno, siamo in 5 e la velocità è buona. Purtroppo la strada è ancora bagnata dal temporale della sera precedente e in una curva cadono 2 corridori davanti a me, così cado anche io... la strada bagnata e il fatto che io sono "inzuppato" di sudore mi fa scivolare, così mi procuro solo quache sbucciatura.
Come aspettavo, arrivano, inevitabili, i primi crampi sullo strappo che costeggia il laghetto prima di Trivigno; ma devo stringere i denti e non mollare questo gruppo.
Negli ultimi 3 km rientra un gruppetto di 4-5 che poi faranno la volata proprio poco prima del mio arrivo.
Alla fine è stata una bella soddisfazione, ci vorrano un pò di giorni per recuperare la fatica, peccato per la scivolata e il dolore insopportabile ai piedi negli ultimi 25 km!